Le parole del Presidente della Fitet Lombardia Marcello Cicchitti sulla questione defibrillatore
Il Presidente Regionale Marcello Cicchitti, vista la delicatezza dell’argomento e le numerose telefonate ricevute, desidera commentare la circolare pubblicata sul sito Federale e recapitata a tutte le Società/Associazioni Sportive d’Italia.
“Ho preso visione del documento e pur condividendo l’attenzione prestata alla problematica, sono rimasto comunque stupito e sorpreso per la sproporzionate forza del contenuto riportato.
Parlo dopo aver acquistato da ormai 2 anni ben 2 DEFIBRILLATORI Philips e dopo aver fatto prendere l’ATTESTATO già nel Novembre 2015 a 12 persone che operano all’interno del Centro Sportivo Bonacossa; parlo dopo aver seguito personalmente 2 specifici convegni tenuti dal CONI Lombardia con relatori numerosi Avvocati e Medici.
A mio parere il Consiglio Federale, che ha deliberato la Circolare firmata dal Settore Agonistico, avrebbe dovuto calarsi con più dedizione e attenzione nella vita di tutte le nostre realtà sportive organizzate in modi diversissimi.
Mi soffermo su questi semplici aspetti come:
- Dalla pubblicazione del Decreto Ministeriale 26.06.2017 sono trascorsi 3 mesi ed all’improvviso 24.09.2017, esce una circolare del Settore Agonistico ad una settimana dall’inizio dei Campionati a squadra .
D.: Non ci si poteva pensare prima … ad esempio a Luglio ?!
- La norma iniziale che istituiva l’obbligo del DEFIBRILLATORE risale al 2013 e più precisamente M. 24 Aprile 2013 pubblicato su G.U. n. 169 del 20 Luglio 2013 e modificata con Legge n. 98 del 09 Agosto 2013; per le Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche l’attuazione del D.M. di cui sopra avrebbe dovuto avere effetto dopo 30 mesi, successivamente prorogati per altri 24 mesi circa. Quindi dalla pubblicazione della norma di legge sono trascorsi ben più di 4 anni prima di diventate efficace per le nostre Società.
D.: Già lo Stato si è preso 54 mesi di tempo per obbligare le Società Sportive alla dotazione del defibrillatore con addetto. La fretta e l’urgenza non sono stati elementi sicuramente presi in considerazione dal nostro Legislatore … non sarebbe stato meglio per la nostra Federazione adottare lo stesso comportamento valutando il problema della sanzione con più calma ?
- Molte Federazioni Sportive sono uscite con circolari che richiamano gli obblighi del DM 26.06.2017 senza fare cenno su sanzioni o penalità aggiuntive che portano a perdere a tavolino PARTITE DI CAMPIONATO o a far RETROCEDERE LA SQUADRA IN SERIE INFERIORI.
D.: Non è già una bell’onere per la Società-Associazione Sportiva il costo del DEFIBRILLATORE e dei CORSI di formazione ed aggiornamento per l’ottenimento dell’ATTESTATO ?
- Nei Campionati a squadre Regionali, in particolare, la funzione dell’arbitro viene sostenuta dal Dirigente della Società ospitante che dovrà attestare la presenza del defibrillatore, la regolare manutenzione e la presenza della persona con attestato. Nella Circolare purtroppo emerge chiaramente la volontà di far agitare inutilmente dirigenti e giocatori delle 2 squadre mettendoli davanti, non appena entrati in palestra, ad una situazione di reciproco controllo e diffidenza perché la SANZIONE, che se comminata avvantaggia la squadra ospitata, mette in secondo piano il risultato sportivo facendo primeggiare la BUROCRAZIA.
- : Già quest’anno è comparsa una norma per le gomme puntinate lunghe che prevede uno strumento di controllo _BATTESTER_ ancora privo di una attestazione del Politecnico e certificazione della FITET ed ancora assente di un manuale con caratteristiche tecniche ed istruzioni d’uso. Perché creare ancor più panico, agitazione e forse litigi tra le società e giocatori inserendo elementi sanzionatori legati a inosservanze a norme di legge ?
In questi ultimi 3-4 giorni io e il Vice Presidente Giovanni Palazzoli abbiamo ricevuto telefonate e telefonate di lamentele e richiesta di chiarimenti da parte delle Società Lombarde con la frase finale MA CHI CE LI FA FARE TUTTI QUESTI SACRIFICI … NESSUNO CI HA ORDINATO DI GIOCARE IN FITET !
Il compito di chi riveste cariche federali, me compreso, è quello prodigarsi per aiutare le Società … per trovare le migliori soluzioni tecnico-legali-sportive a favore delle Società. Non dobbiamo ergere un muro dove da una parte ci sono le Società sportive con tutte le quotidiane difficoltà e dall’altra una lontana Federazione. Forse in questi casi prima di prendere decisioni occorrerebbe un veloce confronto con la base e con i Comitati Regionali che vivono la base e le problematiche quotidiane.
A mio avviso la cosa migliore sarebbe quella di rettificare la circolare pubblicata, annullando immediatamente (cioè entro domani sera – 29.09.2017) tutti i paragrafi riguardanti le SANZIONI; rimanderei le sanzioni o partite perse a tempi futuri e lascerei che i Presidenti delle Società valutassero i possibili rischi e le responsabilità personali a cui andrebbero incontro … così come ogni Presidente Societario deve valutare le proprie responsabilità quando manda in campo ragazzi o atleti senza adeguata visita medica.
Auspico che il Presidente Di Napoli si riveda e prenda questa saggia decisione proposta, sicuramente più appropriata e ragionevole per tutto il nostro mondo sportivo.
Buon tennistavolo a tutti.”
P.S.: Per una migliore lettura e chiarezza, si allega, a titolo esemplificativo, la copia della circolare pubblicata dalla FIT (Federazione Tennis ben più grande della nostra) e l’integrale testo del DM del 26.06.2017.