Luca Bressan sul titolo italiano 2^: “Sapevo quello che dovevo fare”

I campionati italiani di Riccione si sono chiusi con tantissime soddisfazioni per i portacolori delle formazioni lombarde che hanno arricchito le bacheche delle rispettive società. Una delle medaglie più preziose l’ha conquistata Luca Bressan, con il tesserato del TT Castel Goffredo che nel torneo dedicato ai seconda categoria è salito sul gradino più alto del podio. Un successo in rimonta e una medaglia d’oro ora al collo del giocatore classe 1998.

Per te i campionati italiani si sono chiusi nel migliore dei modi con il titolo del torneo di seconda categoria. Cosa pensi ti abbia permesso di vincere la finale contro Mattia Gualdi?

«beh diciamo che la finale non è cominciata nel migliore dei modi per me dato che sono andato sotto 1 a 0 10 a 8, però nonostante questo sono sempre rimasto concentrato su quello che dovevo fare. Dopo i primi due set sono riuscito a prendere le “misure” e gli ultimi due sono stati molto più tranquilli sapendo bene quello che dovevo fare».

Due anni fa eri arrivato, sempre nel seconda categoria, fino alla semifinale. Questa “esperienza” ti è servita quest’anno per centrare l’obiettivo più grande?

«È parecchi anni che gioco i seconda categoria quindi sono abbastanza abituato a questa competizione, però sicuramente l’anno scorso mi ha dato un qualcosa in più per riuscire a conquistare il titolo quest’anno».

Tra l’altro per te un anno davvero ricco di soddisfazioni con anche la promozione in serie A1. Scontato chiederti che bilancio si può fare del 2020-21, ma parlando invece del ritorno in campo come hai appreso la notizia che si poteva finalmente – pur con tante precauzioni – tornare in palestra?

«Si quest’anno è andato tutto per il meglio non mi posso lamentare. È stato sicuro piacevole, stare fermi per tanto tempo soprattutto i ln periodi nei quali si giocava sempre non era il massimo, infatti appena siamo tornati ero contento anche se ovviamente non si poteva giocare tanto come gli altri anni, però ovviamente meglio che rimanere fermi per altro tempo».

Sei nel circuito da tanti anni, ma la carta d’identità è ancora tutta dalla tua parte. Programmi per il futuro?

«Intanto spero di continuare a far sempre di più soprattutto per il ritorno il A1, e se andrà bene questo spero che il resto venga da sé».

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